- non
- nonavv. 1 Nega o esclude il concetto espresso dal verbo cui è premesso o serve a esprimere diversità dal concetto stesso: non sono riuscito a trovarlo; non è venuto; non ci vado; non c'è nessuno | Non c'è di che!, formula di cortese risposta a chi ringrazia o si scusa di qlco. 2 Si usa per negare uno dei termini nelle contrapposizioni (anche con ellissi del v.): non sarà bello ma è ricco; è buono, non cattivo; voglia o non voglia. 3 Si usa nelle prop. interr. retoriche, dirette o indirette, che aspettano risposta affermativa: non ti pare che sarebbe meglio aspettare?; ho ragione io, non è vero? 4 In varie prop. ha un valore pleonastico: non appena mi vide, mi corse incontro; mancò poco che non cadesse; a meno che tu non voglia rinunciare; le meraviglie che non ho visto! | (lett., pleon.) Dopo verbi di timore, impedimento, dubbio in prop. con valore dubitativo: dubito che non venga più. 5 Nega il concetto espresso dal sost., agg., pron., avv. o da altra parte del discorso cui è premesso: per lui è stato non un fratello ma un padre; è stata un'impresa non riuscita; non pochi lo affermano; ha pianto non poco. 6 Nega o esclude il concetto del sost. che lo segue formando con questo un tutt'uno, talvolta anche un'unica parola: i non vedenti; il non intervento; un nonsenso.
Enciclopedia di italiano. 2013.